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Risaliamo l'Adriatico verso Rimini

30 giugno - 1 luglio



A bordo Marco e Paolo, detto Kasto

Maciniamo tante miglia in questa tappa: 130!



A Pescara ci accoglie Valerio, caro amico e anestesista dei tempi della barca laboratorio che ci invita a cenare insieme e ci racconta la vicenda della figlia ventenne che ha avuto un arresto cardiaco mentre era in Belgio. Una storia che ha del sensazionale: recuperata grazie al massaggio cardiaco di un medico che passeggiava nel parco in cui si trovava e alla sensibilità di un cane che ha "fiutato" la sua presenza tra gli alberi, nell'erba. Il primo soccorso nel parco le ha salvato la vita, non sarebbe mai arrivata all'ospedale più vicino in tempo senza due incontri provvidenziali e speciali.


Domenica all'alba partiamo per Rimini con mare tranquillo e piatto, niente vento, tanta foschia e umidità. Fa già un bel caldo.

Rotta a nord, andiamo a motore, ma dopo qualche ora si alza una bella brezza e iniziamo a veleggiare. La barca corre spedita con mare quasi calmo, clima davvero estivo, finalmente.




Intanto ripariamo alcuni guasti: la pompa di sentina, il faretto a prua, il portello posteriore.

 

C’è un bel sole, fa caldo, ma l’acqua è piena di mucillagine e non ci invita a fare un bagno neanche di pochi minuti.

Proseguiamo, quindi, pulendo tutta la barca da capo a fondo.


Navighiamo sempre verso nord incrociando i pescherecci nel loro lavoro quotidiano.

Dopo alcune ore, subito prima di Ancona, compare all'orizzonte il Monte Conero, uno dei pochi rilievi del lungo litorale adriatico con bassi fondali, del tutto sabbioso e famoso per la vita mondana e di spiaggia.





Paolo è un ottimo compagno di viaggio e mi aiuta a fare i lavori che sono indispensabili per la manutenzione della barca. E, oplà, a momenti si stacca un cavo e le draglie che tengono su il sistema di protezione per non cadere in mare. Meno male che ce ne siamo accorti!



Nel buio ci avviciniamo alla costa e buttiamo l’ancora per riposare: sono ormai 17 ore che navighiamo in condizioni di mare tranquillo, ma abbiamo un gran sonno, dobbiamo un po’ recuperare.



Lunedì mattina sveglia di nuovo alle 5:30 e si salpa verso Rimini che appare già da lontano con la sua ruota panoramica e il suo grattacielo tipico.


Arriviamo nel porto canale verso le 11 di mattina, molto ben accolti dal Marina Blu.




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