Quarta tappa - Isole del Tirreno Calasetta - Isola di Sant'Antioco (SU)
- studiodiena
- 6 giorni fa
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23 - 31 maggio


Il trasferimento Cala Gavetta - Calasetta è stato il più breve dall'inizio dell'avventura per mare di Cardioteam Foundation iniziata nel settembre del 2023 a Imperia: 7 miglia nautiche, il tempo di una telefonata tra amici che non si vedono da qualche giorno.
Il nostro uomo per lo spostamento è Gigi, istruttore di vela al Centro velico di Caprera.
Calasetta ci accoglie un bel servizio al TGR Sardegna.
Grazie!

La notizia raggiunge tanti antiochensi che si presentano numerosi agli appuntamenti di screening.
E adesso lasciamo alle belle parole di Bianca il racconto di questi giorni sull'isola.
"Prevenzione in un Angolo di Pace.
Calasetta ci ha accolti con la sua calma silenziosa e i suoi paesaggi mozzafiato. Una cittadina piccola, tranquilla, affacciata su spiagge meravigliose e lambita da una luce che rende tutto più morbido. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, e anche il nostro intervento si è adattato a questo ritmo più raccolto e sereno.
Durante lo screening cardiovascolare, abbiamo incontrato persone gentili, educate e un po’ più riservate rispetto ad altri luoghi visitati. Nonostante una certa timidezza iniziale, molti si sono aperti con fiducia, condividendo storie personali e mostrando sincero interesse per la propria salute.
Abbiamo riscontrato una maggiore incidenza di sovrappeso rispetto ad altre tappe, un dato che abbiamo affrontato con tatto e informazione. Nonostante ciò, l’attenzione e la voglia di capire come migliorare il proprio stile di vita non sono mancati. Anche qui, infatti, lo spirito della prevenzione è stato accolto con rispetto e partecipazione.
Ciò che ci ha colpiti di Calasetta è la sua autenticità. Non ci sono fronzoli, ma tanto cuore. Le persone ci hanno fatto sentire i benvenuti, ognuno a modo suo, anche solo con un sorriso o un “grazie” sussurrato".
Isola di Tabarca nel 1600 Isola di Sant'Antioco nel 1700
Nei giorni trascorsi sull'isola scopriamo anche il secondo nome dei suoi abitanti, tabarchini, condiviso con chi abita a Carloforte.
Un nome che ci porta indietro di secoli, a quando alcuni coloni partiti da Genova si insediarono prima nell'isola tunisina di Tabarca, per poi spostarsi a metà del XVIII secolo nelle isole del Sulcis.
E da qui il tabarchino, una parlata affine al ligure, parlato dai circa 9000 residenti di questi luoghi.
Un modo di parlare del nord continentale radicato in piccole isole all'interno di un'isola più grande, un vernacolo immerso in una terra in cui il dialetto è potente quasi come un idioma.
Una matrioska.